ARCHITETTURA SOSTENIBILE: La casa del domani? Ecosostenibile e personalizzabile

Guido Romano, Capo Ufficio Studi di Cerved, ha recentemente affermato: “Si registrano cambiamenti nelle preferenze di chi cerca casa, con la ricerca di spazi esterni e più grandi. Tra le ragioni c’è sicuramente il fatto che in casa bisognerà starci di più per via dello smartworking”.

Come verranno riorganizzate le abitazioni, in questo periodo di tendenza allo smartworking? Cosa ha portato il lockdown e la paura di una prossima, speriamo non probabile, chiusura?

Se molti di noi hanno sfiancato il cane per poter uscire al tempo del confinamento, o qualcuno si è improvvisato runner, salvo poi fermarsi per non dover ricorrere al più vicino ospedale per eventuali infarti, tutti abbiamo desiderato uno sfogo esterno, dal piccolo balcone dove cantare alle 18, ad un giardino dove passeggiare o coltivare un orto.

Ma non solo: l’esigenza di vivere in casa 24H al giorno ha comportato una revisione totale degli spazi.

Secondo Plus 24, supplemento del Sole24ore, un terzo delle case italiane non possiede spazi esterni, il 60% non ha i doppi servizi, il 92% è del secolo scorso: gran parte delle abitazioni si trova in città e ha una dimensione media di 62 m-

Diverse sono sono le criticità che ha evidenziato il recente confinamento. Ecco cosa sarebbe auspicabile per una casa del prossimo futuro.

Ottimizzare gli spazi

Gli ambienti devono essere ben organizzati, cercando di tenere separate le zone di studio/lavoro da quelle domestiche.

La casa deve essere smart, con un’ottima connessione internet e tutti gli strumenti per lavorare, dal pc alla stampante: occorrono poi spazi per archiviare documenti, elettrodomestici, prodotti vari.

Spesso, viene richiesta una zona filtro da interno es esterno per riporre scarpe e ombrelli.

Rispettare un’adeguata coibentazione acustica tra le stanze può essere una necessità, se ci sono bambini o anziani, e la richiesta di un secondo bagno è sempre più alta.

In mancanza di metri quadri, gli ambienti devono essere riconfigurabili a seconda delle esigenze, ed in base all’ora della giornata: si potranno mettere in campo pareti mobili, divisori e superfici adatte a diversi usi.

Insomma, si dovrà sfruttare al massimo ogni singolo spazio prima poco considerato, dai corridoi ai ripostigli.

Case salubri

In tutto questo, bisogna ricordare che le case devono essere sane: è sempre necessario controllare l’aria che respiriamo (isolanti controllati, mobili atossici e superfici facili da pulire).

Ovviamente, fondamentale è una buona luce naturale e una naturale areazione degli spazi.

Le piante in casa sono sempre benvenute, grazie al loro potere di assorbire l'elettrostaticità emessa da pc, tv, videogiochi, impianti elettrici ed elettronici e che distruggono il monossido di carbonio, la formaldeide, il benzene, i batteri, le polveri, gli allergeni.

Senza contare che gli angoli verdi sono piacevoli da vedere.

Sfoghi all’aperto:

Gio Ponti affermava che la casa italiana si protende verso l’esterno.

Sempre più richiesti saranno gli “sfoghi” all’aperto: basta un piccolo balcone, ma anche pochi mq di verde, dove poter lavorare, studiare, oppure rilassarci, prendere un caffè, pranzare o leggere.

Sarà necessario creare continuità con le aree adiacenti, dando così vita a zone giorno interne-esterne. 

I più fortunati, potrebbero desiderare una piscina, uno spazio fitness o una spa.

Sfruttare i terreni: 

Chi ha dei terreni incolti di proprietà o vecchie case da ristrutturare od abbattere, potrà sfruttare al meglio questa situazione.

La progettazione è fondamentale, perché i dettagli fanno la differenza.

Il Gruppo Manini costruisce case in bioedilizia e ristruttura case in architettura sostenibile, in maniera più naturale possibile, a basso consumo, ma senza per forza dover spendere cifre esorbitante. 

Inoltre, i prefabbricati di Manini Group sono modulari e personalizzabili per tutte le esigenze.

Perché quando vogliamo o dobbiamo stare in casa, dobbiamo starci al meglio.